Marzo 2017: quattro sorelle festeggiano il loro 50° di professione religiosa

È Dio che sceglie, chiama e rimane fedele per sempre!

“La fedeltà del Signore rimane per sempre!” (sl 116)

Cinquant’anni fa, ho intuito, ho ascoltato, ho risposto all’amore infinito di Dio.

E’ un’esperienza che mi riempie di gioia e di serenità, perché la Sua viva presenza è sempre con me!

Per questo, riconoscente, ringrazio ogni giorno il Signore per il grande dono della vocazione.

Sr. Martina

Mi chiamo Sr. Beatrice Pompele,  sono di Arcole (Vr)  attualmente vivo a Chieti, sono religiosa da cinquant’anni. La mia vocazione la devo ai miei genitori, sacerdoti e suore che fin da piccola mi  hanno  seguita e aiutata con i loro esempi  e consigli a dare al Signore il primo posto, il meglio…

La scelta dell’Istituto è stata semplice, ho seguito le mie zie che già  facevano parte della famiglia religiosa delle Figlie di S. Giuseppe, nate dal cuore sacerdotale del B. Clemente Marchisio, uomo innamorato di Gesù Eucaristia.  Sono felice di avere speso tutte le mie energie per il servizio e il decoro del Mistero Eucaristico. Se dovessi tornare indietro rifarei lo stesso percorso; non  è stato  sempre facile, ma posso affermare che sempre ho fatto esperienza dell’Amore e dell’aiuto del  Signore, per questo lo lodo, lo benedico e lo ringrazio.

Sr. Beatrice Pompele

“Ti rendo grazie Signore, per la Tua fedeltà e la Tua misericordia”. (Sl.138, 2)

Ringraziate con me il Signore, sorgente della mia felicità

Il primo segno della chiamata di Dio alla vita religiosa lo intuii nel giorno della mia prima comunione, e via via, si fece sempre più chiaro e forte. Nell’entusiasmo della giovinezza, sostenuta dalla grazia di Dio, risposi sì all’invito sponsale di Gesù.

Oggi, dopo 50 anni, con nuovo slancio, impegno ed entusiasmo, confermo il mio “Sì”, reso maturo dall’Amore Fedele di Dio e dai 32 anni di missione in Brasile, Argentina, Messico, Nigeria, nel gioioso servizio a Gesù Eucaristia, del carisma e della spiritualità  della Congregazione delle Figlie di S. Giuseppe, sulla scia del nostro padre Fondatore il beato Clemente Marchisio.

Ringraziate con me il Signore, sorgente della mia felicità.

Sr. Faustina Rosso

Quanti avvenimenti, grazie, benedizioni, esperienze belle e meno belle, il Signore mi ha concesso di vivere in questi 50 anni di vita tutta donata a Lui!

Il mio atteggiamento costante è stato un continuo rendimento di grazie, al Signore che, nonostante tutto, è stato sempre fedele.

Quando Lui mi ha chiamata, il mio eccomi è stato un desiderio di essere  tutta sua nonostante tutto e tutti.

E’ stato un mettermi nelle sue mani e lasciarmi plasmare come Lui voleva, in poche parole gli ho dato carta bianca e assieme è stata una bella storia d’amore, che non vuol dire che sia stato semplice e indolore, perché l’amore vero fa soffrire, ma è stata una sofferenza per un fine ben preciso: identificarmi a Lui, fare un’unica cosa con Lui. Mi ha fatto sentire parte viva e attiva della Chiesa, soprattutto mediante l’attività parrocchiale.

E’ stato bellissimo poter trasmettere la mia gioia di essere consacrata alla gente che ho incontrato, comunicare con la parola e con la vita che: più doniamo e più ci si arricchisce.

“Che cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato? Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore”. (sl 115, 12-13)

L’Eucarestia, l’adorazione, i momenti liturgici celebrati con tanta fede ed entusiasmo sono  tuttora il centro della mia vita, la fonte da dove attingo forza e coraggio per andare avanti, senza la quale mi sentirei vuota e sperduta.  Un altro pilastro forte per me è la vita comunitaria. Ogni giorno tocco con mano quanto il fratello aiutato dal fratello è come una roccia ed è vero, perché vivendo la vita comunitaria si cresce e ci si fortifica. La vita fraterna è come una palestra dove ci si allena all’amore, al perdono, alla comprensione, per vivere in piena armonia con tutti e affermare che vivere insieme è possibile.

Sr. Stellanna