Il 28 settembre a Rivalba, presso il Centro di Spiritualità «Beato Clemente Marchisio», dopo la celebrazione eucaristica presieduta da padre Juan Carlos Ortega, che ha guidato l’intero capitolo, ha avuto luogo la chiusura ufficiale del XXIII Capitolo generale.
La nuova superiora generale, eletta il 23 settembre, è madre Angelita Guerriero.
Con commozione Madre Angelita ha affermato: “Se questa è la volontà di Dio, accetto!” e le consorelle hanno accolto la notizia con un caloroso applauso.
Dopo questo momento tutte le suore capitolari si sono recate nella parrocchia di Rivalba che ha avuto come parroco per 43 anni il fondatore, Beato Clemente Marchisio. Di fronte alle sue spoglie si sono raccolte in preghiera. La nuova madre Angelita ha recitato il Credo e secondo un’antica tradizione della Chiesa, ha pronunciato la Professio Fidei, con la mano sul Vangelo, facendo il Giuramento di fedeltà.
Nel pomeriggio si è proceduto all’elezione delle quattro consigliere che coadiuveranno madre Angelita nel suo lavoro:
- Suor Ana Edna Santos Araujo, Vicaria
- Suor Redenta Tomanin seconda consigliera generale
- Suor Regina Anulika Ijeh terza consigliera generale
- Suor Angelisa Petruzzi quarta consigliera generale
Inoltre presteranno il loro servizio a stretto contatto con il Consiglio Generale:
- Suor Orseni Calazans da Silva, Segretaria generale
- Suor Beatrice Pompele, Economa generale
Nel suo saluto conclusivo alle capitolari, madre Angelita ha saputo riassumere l’essenza dei giorni del Capitolo, ricchi di emozioni intense, attraverso parole toccanti: “La Figlia di San Giuseppe di Rivalba è una donna innamorata dell’Eucarestia ed è innamorata per trasmettere la Presenza Eucaristica e l’Amore verso Gesù Eucarestia a qualunque persona possa incontrare sul suo cammino, soprattutto quelli che hanno sete e fame di serenità, di gioia, di pace, di amore, di preghiera e, di conseguenza, di Eucarestia».
Dopo il saluto conclusivo, ognuna del 22 sorelle capitolari ha apposto la sua firma nel registro del Capitolo come segno di profonda fede e autenticità che il Signore ha donato a tutte nel tempo trascorso insieme.
Infine le suore si sono recate al vicino castello che ospita le consorelle ammalate per far loro visita e dare un affettuoso saluto, ringraziandole per il prezioso contributo e la vicinanza espressa nella preghiera.